Felice Reggio Quartet
presenta
“Mio Caro Tenco..."
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Venerdì 3 Marzo 2017 - ore 21,15
Centro Comunale di Cultura - Valenza (AL)
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PATRIZIA TENCO - Voce recitante
MARCO CASTIGLIONI - batteria
ATTILIO ZANCHI - contrabbasso
GIUSEPPE EMMANUELE - pianoforte
Luigi Tenco nasce musicalmente con una forte impronta jazzistica: lui stesso suonava clarinetto e sassofono in varie formazioni e nelle sue canzoni la componente jazz è fondamentale.
Felice Reggio ripropone il repertorio di Tenco, suo conterraneo, con arrangiamenti nuovi e personali, ponendo particolare attenzione a brani meno noti del cantautore.
Alle esecuzioni si alterneranno intense letture di testi e testimonianze di Tenco, affidate alla voce della nipote Patrizia Tenco & Joe Reggio e video immagini curate da Peter Reggio
Dice Reggio: "Il mio incontro musicale con Luigi Tenco risale al 1978 quando, ancora studente di Conservatorio, suonavo nei dancing di Torino brani come "Mi sono innamorato di te" o "Vedrai, vedrai". Anche se sentivo che i temi erano interessanti, non avevo ancora la maturità per capire quale fosse lo spessore artistico e la vena poetica di Tenco.
Poi, a quasi trent’anni di distanza, ho ritrovato un libro, comprato allora, con una raccolta di sue canzoni e, istintivamente, le ho suonate e analizzate scoprendone la profondità sia delle melodie che dei testi.
Più ascoltavo le canzoni di Tenco più coglievo nuove sfumature che mi appartenevano e mi trasmettevano emozioni; con sorpresa ho scoperto un Tenco jazzista, che suonava sassofono e clarinetto, a cui piacevano lo stesso stile jazzistico (west coast) e gli stessi artisti (Chet Baker, Paul Desmond, Gerry Mulligan, Lee Konitz) che piacciono a me.”
Da qui nasce l’idea di arrangiare e rielaborare in modo originale le composizioni di Tenco, interpretandole in una versione jazzistica strumentale per Tromba & Flicorno.
Prima di scrivere gli arrangiamenti per questo progetto, ho voluto ascoltare tutti i brani composti da Tenco, anche quelli che non conoscevo, ed ho scelto quelli che mi sono emotivamente piaciuti di più senza farmi condizionare dal fatto che fossero molto noti.
Ho escluso, volutamente, l’interpretazione vocale sostituendola con strumenti solisti (tromba e flicorno, pianoforte) per dare maggior risalto alle melodie allo stato puro, dando spazio anche all’improvvisazione.
Il concerto è un’occasione per riscoprire, in una veste nuova, la poetica e l’immenso talento di Luigi Tenco, artista puro.